Sumatra è una razza pura di pollo di tipo combattente dalle origini poco chiare, che prende il nome dall’omonima isola dell’Asia Sud-Orientale.
Giunta in America verso la metà del XIX secolo e in Europa verso la fine dello stesso secolo, la razza ha dapprima attirato l’attenzione degli allevatori come pollo combattente, poi, grazie alla sua bellezza, come pollo da esposizione.
Si tratta di un pollo leggero ed elegante, dal folto piumaggio nero caratterizzato da una forte iridescenza verde e da una coda molto lunga. Il carattere è piuttosto aggressivo verso i suoi simili, ma affettuoso nei confronti dell’uomo.
Origini
Come suggerisce il nome, la razza è originaria dell’isola di Sumatra, dove si dice che sia una vera e propria specie selvatica autoctona o che derivi dall’incrocio di specie selvatiche ormai estinte, o addirittura dall’incrocio tra un pollo e un fagiano.
Effettivamente sono stati azzardati nel corso degli anni molti tentativi di ricostruzione della razza, ma tutti si sono rivelati fallimentari. Come sia sorta quindi rimane tuttora un mistero, parimenti a molte altre razze asiatiche.
L’esperto di razze combattenti C.A. Finsterbusch ha ipotizzato che la Sumatra potesse derivare dai polli combattenti presenti nell’Arcipelago della Sonda, i quali pur presentando un’eterogeneità morfologica, avevano in comune una caratteristica: l’essere neri non solo nel piumaggio, ma anche nelle ossa, nella carne e nella pelle. Nel 1847 la razza raggiunse l’America, dove entrò a far parte degli standard ufficiali solo nel 1886, quasi quaranta anni dopo. In Europa giunse 35 anni dopo l’arrivo in America, e in entrambi i continenti attirò presto l’attenzione degli avicoltori grazie alla propria bellezza. Nonostante faccia parte della tipologia dei combattenti infatti, la razza è da sempre stata allevata unicamente come pollo ornamentale e da esposizione.